Malga Val Piana

Dal paese di Ossana all'Agritur Malga Valpiana


Sul "sinter de la lec" nel tratto che costeggia il "Rio Fos".
Riproduzione leggermente ritoccata con PSE di un mio piccolo, antico, olio su legno.

Passeggiata di fine agosto che coniuga l'utile al dilettevole: lunga, sana, camminata nell'aria frizzante del mattino fino all'Agritur Valpiana per gustare ed acquistare i genuini insaccati e i saporiti formaggi di malga.

Salgo per il sentiero che da Ossana segue a ritroso il percorso della "lec"


Della "mia" Val Piana ho già scritto a lungo in altri post, più o meno ricchi di fotografie, brevi filmati e disegni.
Questi i titoli con link ai post:


Il "Rio Fos" in magra lungo il sentiero













Riciclo quindi qualche paragrafo di quanto ho già scritto limitandomi ad alcune integrazioni e aggiornamenti...

I pascoli di Val Piana intisi della rugiada di fine agosto






Val Piana è, come dice il suo nome, una piccola valle pianeggiante tenuta a pascolo, con i ripidi versanti completamente rivesitti di fustaie di abete rosso, di abete bianco e di larice.










Sole radente sulle mucche al pascolo






Si trova a monte dell'abitato di Ossana. La si raggiunge anche in automobile (qualche anno fa era attivo un servizio di bus navetta ora purtroppo dismesso) salendo dal piazzale della parrocchiale per la strada che, attraversato il nucleo residenziale di abitazioni sparse del Taiadon, si inoltra nel bosco.
Ombre lunghe di fine estate. Pace e silenzio dopo la confusione di ferragosto.














La strada è stata recentemente sistemata e resa più agibile e sicura pur rimanendo una strada di montagna non asfaltata.
La strdina che porta alla malga














Personalmente preferisco salire per il "Sentiero della lec" che in una quarantina di minuti porta all'imbocco della valle passando per una zona molto particolare che merita veramente di essere percorsa ed esplorata. Un mio post descrive questo tracciato molto suggestivo.
Si apre il panorama verso le "Pozze" e i monti della "Vegaia"














Nella malga recentemente ristrutturata si possono acquistare ottimi prodotti dell'alpeggio, formaggi e insaccati e consumare spuntini e pasti.
Il "Corno di Bon" fa da sfondo alla Val Piana. Sembra così vicino e raggiungibile...















In definitiva Val Piana è una località complessivamente ben tenuta che finora si è conservata abbastanza integra nella sua antica veste contrariamente a quanto è accaduto ad altri analoghi siti di montagna.
Ecco la ristrutturata Malga Val Piana...











Siti eccessivamente antropizzati, talvolta urbanizzati in modo selvaggio e speculativo che in nome di un momentaneo vantaggio economico e di una confusa visione del progresso sono destinati a produrre (e in taluni eclatanti casi producono già ora...) nel medio e nel lungo periodo più svantaggi che vantaggi, creando problemi di risanamento ambientale e costi non preventivati per l'amministrazione pubblica: icone di regresso e non di un progresso stabile e duraturo.
...Aritur, pulito e ben tenuto






E' auspicabile che in Val Piana il buon senso prevalga magari a discapito della creatività e che taluni progetti di cosiddetto “sviluppo turistico” di cui si inizia a vociferare (...progetto “zipline” che consentirà di scendere appesi ad un cavo aereo da Malga del Dos al paese, con tre «balzi» nel vuoto, attraversando volando Valpiana, area che l’amministrazione comunale sta da tempo cercando di valorizzare, e che sarà oggetto di numerosi interventi allo scopo di favorire attività economiche e garantire nuove attrattive turistiche. - Dal quotidiano “l'Adige” online) vengano ben ponderati prima di essere attuati trasformando anche questa zona in un ennesimo luna park (visto che “la natura non basta ai turisti... … i nostri monti si trasformano in luna park” - Anna Carissoni).
Rustica costruzione con gerani rossi e tedine alle finestre






Penso e dico questo perché sono amico di questa piccola valle che spesso visito ritrovandovi i segni di un ambiente ancora integro, l’impronta di un paesaggio antico nei suoi pascoli, nei suoi boschi e nelle acque libere e lipide che la percorrono.
Caseificio e spaccio













Ma soprattutto credo di non essere il solo a bearmi di questo bucolico paesaggio, credo che siano ormai moltissime le persone, i turisti (e penso che lo saranno sempre più in futuro) che non cercano la montagna trasformata in “luna park” ma cercano siti integri non omologati alle sirene dello sfruttamento turistico intensivo rifuggendo da certe estemporanee attrattive turistiche...
Il ritorno: si attraversa il pascolo a valle della malga...













Vogliono siti dove la natura non venga snaturata, seguendo mode effimere, ma altresì vi sia un connubio rispettoso tra ambiente e insediamento umano.
...e si discende lungo il "sinter de la lec"




Località dove si valorizzino e si integrino le tradizionali attività agricole e artigianali con l'attività turistica puntando ad uno sviluppo sostenibile, non invadente, non dettato dalle manie del momento...



Altre foto in "Google Photo"


Lungo el "sinter de la lec"
Disegno a matita












Il "Sinter de la lec"


Bello questo sentiero che dall'abitato di Ossana conduce in poco più di mezz'ora in Val Piana Suggestivo, con un tracciato molto particolare che costeggia nel suo tratto iniziale una "lec" che nel dialetto locale sta ad indicare una canaletta di irrigazione. La lec trasporta l'acqua nei prati sottostanti prelevandola del torrente "Fos": il Rio Val Piana Nel secondo tratto il sentiero si inerpica accanto al rio ed è veramente spettacolare soprattutto durante i mesi primaverili quando il torrente si gonfia d'acqua per lo scioglimento delle nevi sul monte Giner o durante le piene nei periodi di forti piogge estive o autunnali.  



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