I colori dell'autunno


La primavera e l’autunno, sono certamente le stagioni più belle in montagna.
Nei mesi primaverili la natura risuscita, si risveglia, riprende vigorosa il suo cammino. Spuntano i primi fiori, appaiono le prime tenere erbe nei prati e nei pascoli e le nuove foglie nel bosco. Sui versanti della valle si allungano pennellate di tenui tinte ad acquerello, infinite, leggere, soffici gradazioni di verde, qua e là appena soffuse di giallo, di violetto, di bruno…


Anche in autunno prima della notte invernale, la natura esplode e con un ultimo sussulto di vita pittura gli alberi e i prati, l'intera valle, con intensi, decisi, caldi, colori ad olio, solo, qua e là, sfumati, velati, dalle delicate trasparenze delle foschie e della nebbia sottile.
Sono i colori del tramonto della natura. Sono i colori forti delle latifoglie, il rosso dei ciliegi selvatici, il giallo chiaro del pioppo tremulo, il giallo più intenso del nocciolo, dell'acero e della betulla… è il colore ambrato, l’oro rossastro dei larici tra il verde vigoroso dei pini e degli abeti  che accendono la magia dell’autunno. E’ impossibile definite tutte le tonalità delle piante del  bosco. Le tinte e le sfumature si sovrappongono, si mescolano fino a confondersi nei nostri occhi.





Il sole basso con i raggi radenti scolpisce il paesaggio, dilata le ombre, sottolinea le sagome dei monti e i profili dei versanti, evidenzia i villaggi, le chiese, i singoli alberi… Spesso la nebbia, le nuvole dopo la pioggia, offuscano gli alberi lontani, sfumano i toni  forti aumentando nel contempo i contrasti e il fascino dell’insieme.



In ottobre la neve fa frequentemente la sua comparsa, non solo sulle cime ma anche alle quote più basse. Poi riecco il sole e tutto si illumina, brilla di luce riflessa. Il cielo blu, i prati ancora verdi, le chiazze rosse, brune, gialle degli alberi incorniciati dalla neve candida sui monti, donano alla valle un’incomparabile bellezza. Un bellezza che scalda il cuore ma anche fonte di malinconia per l’inevitabile avvicinarsi dell’inverno annunciato dalle giornate piovose sempre più frequenti, dalle notti lunghe e fredde, dal buio che sopraggiunge appena dopo il tramonto…


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Fotografie scattate (con Pentak K5 – obiettivi 100 mm f 2.8 e zomm 18-55 mm f 3.5-5.6) durante alcune passeggiate al Fil, sulle Pendege, sulla ciclabili tra Mezzana e Pellizzano e tra Fucine e Cogolo e a Velon di Vermiglio.

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