Bagliori dorati sulle cupe acque del torrente

Magia di luci, di sfumature, di riflessi…





Fine dicembre. In questi giorni d’inizio inverno la portata dei torrenti sul fondovalle e dei rii che precipitano dai versanti scoscesi è minima, ridottissima a causa del lungo periodo asciutto, più di due mesi, trascorso con temperature miti e in totale assenza di precipitazioni. Le acque del torrente Vermigliana che in altri momenti dell’anno non fanno mai mancare il timore di qualche evento alluvionale ora procedono tranquille scorrendo sinuose tra rocce e grandi massi e allargandosi placide negli slarghi sabbiosi e quasi pianeggianti.



Acque limpide ma cupe nell’ombra invernale dello stretto vallone tra Vermiglio e Fucine. Lì, il sole, durante i mesi tardo autunnali e invernali non si vede mai. Non illumina la stradina e i boschi che costeggiano il torrente, non ravviva e riscalda le sue acque ma quando i suoi raggi raggiungono il versante a mezzogiorno le acque opache del Vermigliana si vivacizzano e mille bagliori dorati si diffondono sulla superficie ondulata delle acque. E' il bosco che, ben rischiarato nelle sue calde tonalità tardo autunnali, si specchia nel torrente.






I colori ramati dei larici, delle roverelle, delle erbe rinsecchite vibrano sull’acqua leggermente increspata… Mille screziature dorate, mille magici grafismi si decompongono e si ricompongono in un gioco sempre diverso e senza fine. E’ uno visione dinamica impossibile da fissare in una statica immagine fotografica…





Passato mezzogiorno il sole si nasconde lentamente dietro i monti. A poco, a poco le ombre risalgono il versante più fortunato della valle e il gelo rioccupa il terreno perduto. Le acque del torrente riacquistano il loro uniforme, cupo e opaco colore invernale e il freddo si impossessa nuovamente e totalmente della valle del Vermigliana. 



Pentax K5 con Pentax 100 mm f 2.8 macro

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