Sulle Pendege: il miracolo di San Giorgio






Si racconta che, molto indietro nel tempo, una contadina, di Vermiglio, intenta a mietere la segale, aveva lasciato il piccolo figlioletto al margine del campo nei pressi della stradina delle Pendege. Lo controllava di tanto in tanto.  Girato lo sguardo si accorse con terrore che stava giocando con una velenosissima vipera. Implorò i Santi ma ebbe anche l’intuizione e la freddezza di depositare accanto al bimbo una ciotola di latte che aveva portato con sé. L’aspide attratto dall’odore si allontanò e la madre poté trarre in salvo il piccolo.
Un capitello ricorda questo episodio. Non è dato sapere se realmente accaduto o leggendario.


Il capitello si trova a metà strada tra Cortina di Vermiglio e Fucine, lungo la stradina di mezzacosta delle Pendege. Fu eretto dalla devozione popolare per ricordare questo miracolo attribuito a San Giorgio, o forse come ex voto per la grazia ricevuta. Un piccolo quadretto naìf, posto sul fondo del capitello, raffigura San Giorgio che uccide il Drago, simboleggiando l’eterna lotta del bene contro il male. Si può raggiungere il capitello partendo sia da Fucine che da Vermiglio: si tratta di una bel percorso che ho già descritto in un altropost. Lungo questa stradina si trova il “posto delle farfalle” dove si possono ottenere belle immagini di macrofotografia. Con un pizzico di fortuna. in inverno e primavera si osservano mufloni e caprioli e, all’alba o al crepuscolo, anche qualche cervo o qualche lepre. Ma ci possiamo anche ritenere soddisfatti godendo del solo paesaggio che muta, di giorno in giorno, con le diverse condizioni meteorologiche e con il variare delle stagioni.



"Per quanto bella architettura facciamo, gli uomini non riusciranno mai a fare una cosa bella come un albero"
P.L. Nervi

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

le pendegge sono l'ideale per una passeggiata la notte di San Lorenzo, Ti lasci alle spalle le luci di Fucine e cominci a sognare guardando il cielo stellato. Quante stelle cadenti ho visto e quante lucciole quando ero bambina.

Silvia Gremoli

Anonimo ha detto...

Complimenti per il blog e per le bellissime immagini. Ho tratto qualche spunto per delle future escursioni. Bravo..

Diego Pedron

flaviana boniolo ha detto...

bellissime foto, ciao