Castello di San Michele


Il 6 luglio è stato inaugurato il castello di San Michele dopo i lavori di consolidamento e restauro ed è ora visitabile.

Il Ciccolini scriveva nel suo storico testo "Ossana nelle sue memorie" (che invito a consultare):




Ossana e il suo castello

"Che cosa ci resta dell'agguerrito castello San Michele, che i Federici ricostruirono nella prima metà del quattrocento? Il mastio, alto, severo e mesto come cippi funebre su d'una balza dirupata,che gli serve di piedestallo; ai suoi piedi il deserto maniero, rotto ai venti e alle navi. Tutto intorno è scompiglio e rovina e le mura di cinta male proteggono dall'occhio del curioso, come dall'uragano, lo sfacelo di antiche e superbe grandezze. I merli sono caduti, si sfasciarono le stanze, franarono gli avvolti e sotto le macerie stanno confusi e affratellati i modiglioni della gronda e la botola della prigione, l'altare della cappella e  la pietra che celava il trabocchetto. E dove sono i caminetti, gli alari, le mazze, i trofei, le stoviglie e i monili? perchè non si ode più il fragore dell'armi, il cigolio della saracinesca e del ponte levatoio e il desiato suono della diana? perchè non si diffondono nella quita notte stellata, il rumore della danza, il canto del menestrello e le melodie del liuto e della mandola?......" 



Ora le rovine del castello sono state consolidate e restaurate, gli scavi hanno permesso di aggiornare la storia del castello collocando la sua origine più indietro nel tempo, si sono rinvenuti numerosi reperti che saranno disposti nel centro visitatori all'interno delle mura. E' possibile salire in sicurezza in cima al mastio e godere di uno stupendo panorama.

Ho trovato un bellissimo video in internet che spiega le origini e la storia del castello e illustra le modalità degli interventi di restauro. Consiglio la sua visione. Inoltre dettagliate informazioni sull'origine e la storia del castello si trovano nel testo di Udalrico Fantelli, "Ossana,storia di una comunità" reperibile presso le biblioteche della valle.

Ricordo che da scolaro, delle elementari, ero affascinato e attratto da questi ruderi imponenti e dal massiccio mastio che domina il paese dall'alto di una collinetta rocciosa. Fantasticavo, cercando di immaginare quale poteva essere l'aspetto del castello nei secoli passati e come si poteva svolgere la vita al suo intero e nel territorio circostante. Con gli amici si giocava ai castellani immedesimandosi  nelle antiche leggende sui conti Federici. Avrei voluto visitarlo ma i proprietari, che noi piccoli temevamo molto, ne vietavano l'ingresso. Io e i miei compagni dovevamo limitarci a scalare le pareti dello sperone roccioso per cogliere le prime rare viole mammole fiorite ai primi tepori di fine inverno La neve era ancora presente sui prati circostanti. E' trascorso qualche decennio ma riesco ancora ad emozionarmi alla vista del castello illuminato di notte o dopo il temporale con lo sfondo dell'arcobaleno sulla valle.

Qualche anno fa feci alcuni disegni del castello (usando semplicemente un tratto pen nero e dell'acqua) riprendendolo da diverse angolazioni. Più avanti rielaborai questi lavori al computer rifinendoli e colorandoli. Il risultato, che qui potete vedere, è appeso ad una parete nel soggiorno, accanto alla stufa a ole. Sono alcuni piccoli quadri. Non sono dei capolavori ma mi piace tenerli in casa perchè mi ricordano la mia valle e il castello di San Michele.

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